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Comune di Argenta
 

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Archivio Storico Comunale di Argenta
Il complesso monumentale che oggi ospita Biblioteca e Archivio Storico Comunale è il Convento dei Cappuccini, che risale al XVI secolo (una lapide riporta la data del 1547) ed ha avuto ampliamenti e riedificazioni nel secolo successivo. Il declino dell'Ordine, iniziato nel XVIII secolo, e la successiva soppressione nel periodo napoleonico hanno portato il Convento, passato al Comune di Argenta dopo l'Unità d'Italia, ad essere adibito prima ad ospedale e poi a ricovero per povera gente. Il restauro effettuato nel 1985 per volontà dell'Amministrazione Comunale ha salvato il complesso da un degrado che lo stava rendendo irrecuperabile.
Piazza Antica La storia più antica del Comune di Argenta si può ricostruire in gran parte sulla base di documenti rintracciabili in altre sedi, quali l'Archivio Arcivescovile di Ravenna e l'Archivio di Stato di Modena: a causa del devastante bombardamento del 12 aprile 1945 la maggior parte della documentazione più antica un tempo conservata nell'Archivio comunale di Argenta è andata dispersa o distrutta, assieme a documenti della Biblioteca e dell'Archivio Notarile. Unitamente a pochissimi altri manoscritti originali del XIV secolo, è sopravvissuta un'edizione a stampa del 1781 degli Statuti comunali datati dal 1326, dal cui testo risalta la controversa fase di transizione dalla signoria degli arcivescovi di Ravenna a quella dei marchesi d'Este. Già dalla fine del XII secolo, infatti, nel Comune consolare di Argenta i presuli ravennati si facevano rappresentare da loro vicecomites per l'esercizio dei diritti comitali; nel corso del XIV secolo, tuttavia, ad un declino dell'autorità e del dominio degli arcivescovi corrisposero la presenza e l'affermazione del mondo cortigiano e cittadino ferrarese per mezzo di vicari di casa d'Este che, dagli Statuti prima citati, apparivano come coloro che di fatto esercitavano i diritti pubblici e i poteri politici nonostante la compresenza dei vicecomites arcivescovili.
All'inizio del XVI secolo gli Estensi, già da un trentennio investiti del titolo di duchi dal Papa (1471), figuravano come vicari di Argenta per conto del pontefice e non più per conto dell'arcivescovo di Ravenna. Circa mezzo secolo dopo quell'importante investitura venne redatto il primo inventario dei materiali contenuti nell'Archivio di Argenta allo scopo di conservare la documentazione sui diritti e sui rapporti giuridici ed economici riguardanti la comunità: si tratta dell'Inventario consignato per li Consuli vechi a li nuovi , del 1525; in questo stesso anno sono datate anche le Conventiones et pacta hominum terre Argente cum ecclesia Ravenne. Con la Devoluzione del Ducato estense allo Stato della Chiesa, nel 1598, anche Argenta passò all'amministrazione della Curia romana come sede di un governatore di diretta nomina pontificia; vennero confermati gli antichi Statuti e riconosciuti alcuni privilegi di carattere politico e fiscale.
Verso la fine del XVIII secolo il Legato pontificio, cardinale Francesco Carafa, promosse un piano generale di riordino degli Archivi delle comunità del territorio ferrarese e si deve al canonico Francesco Leopoldo Bertoldi il tentativo di riunire in un'unica opera tutto il corpus delle leggi argentane. Il Bertoldi fu archivista e bibliotecario presso il Comune di Argenta e redasse due volumi manoscritti di inventari, nel 1765 e nel 1773, purtroppo andati perduti anch'essi; ciò che rimane di quella sua impresa è la già citata edizione a stampa del 1781 degli Statuti del XIV secolo e degli Statuti e Decreti emanati dalla signoria estense dal 1415 al 1552 in aggiunta alle leggi municipali.
Si vuole ricordare, ancora, una relazione del 1882 di Giovanni Pascoli, che rilevava la presenza di pergamene del 1081 e del 1181, e l'inventario del 1934 dell'archivista del Comune Mariano Castrucci, effettuato in occasione di spostamenti e ripartizioni dell'Archivio fra diverse sedi municipali argentane. Nel 1968 sono stati realizzati un ulteriore riordino ed inventariazione da parte di Giuseppe Rabotti, ma l'Archivio doveva rimanere ancora diviso fra il sotterraneo ed un ambiente della soffitta del Palazzo Comunale ed il sottotetto dell'I.P.S.I.A. di Argenta. Gli Archivi aggregati sono stati separati dal resto della documentazione ed organizzati autonomamente. Nel 1993 è stato curato l'elenco di consistenza dalla Cooperativa Archivisti Ricercatori di Bologna in occasione degli interventi, di quello stesso anno, di riordino ed accorpamento dell'Archivio Storico presso il Centro Culturale Polivalente di Argenta; i contenitori dei documenti conservati fino a oggi recano ancora le vecchie segnature, ad attestare una successione di riordini e collocazioni differenti nel tempo che li rendono documenti essi stessi, interessanti testimonianze per la storia dell'Archivio che ora è collegato alla Biblioteca Comunale "F.L. Bertoldi".
Presso la Biblioteca è possibile consultare l'inventario analitico dell'Archivio Storico Comunale e degli Archivi aggregati, completato nell'anno 2005 e realizzato dalla cooperativa "Centro Studi e Ricerche" di Modena grazie all'intervento dell'IBC. I documenti fino al 1945 sono conservati in apposito compactus presso il Centro Culturale "Cappuccini", mentre la documentazione dal 1946 al 1945 si trova tuttora presso L'Archivio Municipale.
L'Archivio Storico organizza attività di promozione e didattica rivolte alla cittadinanza e alle scuole di ogni ordine e grado.

 
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ultima modifica: 29-03-2012
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